Sono proprietario di un appartamento in un condominio di otto appartamenti, tutti della stessa misura e caratteristica. Le spese sono chiaramente suddivise secondo la misura e la posizione in verticale. Dopo che abbiamo acquistato l'appartamento ci è capitata l'occasione di acquistare un terreno adiacente dove in parte abbiamo ricavato parcheggi esterni per tutti e in parte lasciato ad area verde, con alberi e prato. È chiaro che in questo caso, avendo diviso tutto in parti uguali, la spesa è uguale per tutti gli interventi da fare in questo settore, e si potesse considerare inserito nel condominio. Ma non tutti sono d'accordo e si è deciso che questo nuovo acquisto non fa parte del condominio e quindi non interessa l'amministratore e dobbiamo cavarcela da soli. Anche l'amministratore la pensa così. Perché si deve ritenere "non condominiale" questo bene comune che per me è proprio un con-dominio? Cosa si può fare perché anche questo bene entri a far parte del condominio e se ne occupi l'amministratore?
Lettera firmata
Come è noto nell'edificio condominiale convivono beni di proprietà esclusiva dei singoli condomini e beni destinati ad essere utilizzati dal complesso dei condomini. Questi ultimi, se non risultano di proprietà esclusiva di alcuno dei condomini, sono considerati beni comuni. La legge individua un elenco di beni che si presumono condominiali, ma questo elenco non è tassativo. Se dall'atto di acquisto del terreno risulta che questo è stato acquistato dal condominio nella persona dell'amministratore allora questo terreno e tutto ciò che è stato costruito sopra è di proprietà condominiale e quindi deve essere considerato un bene comune con tutte le conseguenze del caso. Se però il terreno risulta essere stato acquistato dai singoli condomini allora sono questi ultimi ad essere proprietari e il condominio nulla a che fare con tale acquisto.